La direttiva 2014/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio – datata al 26 febbraio 2014 e recepita in Italia dal Decreto Legislativo n.86 del 19 maggio 2016 – armonizza le legislazioni degli Stati membri in relazione al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro specifici limiti di tensione. La direttiva è volta ad assicurare che le apparecchiature elettriche coinvolte dispongano delle protezioni adeguate contro pericoli elettrici di varia natura. Riferendosi a norme tecniche IEC/ISO EN – alle quali i produttori di prodotti elettrici devono attenersi – la Direttiva esplicita i rischi previsti per la salute e la sicurezza, definendo i parametri per cui i dispositivi siano sicuri rispetto all’uso previsto.
Questa direttiva rientra nel quadro legislativo per la libera circolazione e commercializzazione dei prodotti nella comunità europea. Il suo fine ultimo è quello di evitare i rischi connessi ad un prodotto o ad un fenomeno, difendendo dunque un interesse comune dei cittadini e delle aziende europee.
Il nome in inglese per questa direttiva è: Low Voltage Directive;
La sua sigla abbreviata è: LVD;
Il suo codice è: 2014/35/EU;
Le precedenti direttive su questo argomento, oggi non più in vigore sono: 2006/95/EC, 73/23/CEE.
E’ utile conoscere i riferimenti delle vecchie direttive perché si trovano sovente nella documentazione di prodotti o componenti, ma anche nelle leggi e regolamenti europei se non sono stati recentemente aggiornati.
Campo di applicazione: la direttiva 2014/35/EU (LVD) riguarda il materiale elettrico in corrente alternata e in corrente continua con tensione nominale rispettivamente tra 50 e 1000 V e tra 75 e 1500 V.
Requisiti essenziali: i prodotti coinvolti dall’ambito di applicazione della direttiva, per essere messi sul mercato europeo, devono essere conformi ai requisiti essenziali descritti nell’allegato 1 della direttiva. In linea generale i requisiti essenziali della direttiva riguardano un livello elevato di protezione della salute e della sicurezza delle persone, degli animali domestici e dei beni, assicurando nel contempo il funzionamento del mercato interno.
Principali contenuti della direttiva
- Premesse
- Campo di applicazione
- Definizioni
- Requisiti essenziali
- Obblighi del fabbricante
- Obblighi degli altri operatori economici
- Libera circolazione
- Presunzione di conformità e norme armonizzate
- Valutazione di conformità
- Organismi notificati
- Marcatura CE
Premesse
S’intendono come “Premesse” le motivazioni che hanno portato alla scrittura della direttiva stessa.
Campo di applicazione
Il campo di applicazione definisce le categorie di prodotti o di fenomeni disciplinati dalla direttiva. Spesso viene espresso un criterio generale affiancato da liste esplicite di prodotti/fenomeni che sono soggetti alla direttiva e di prodotti/fenomeni che sono esclusi dalla direttiva in modo da chiarire le situazioni particolari.
Definizioni
Nella sezione “Definizioni” si intendono incluse tutte quelle spiegazioni specifiche dei principali termini utilizzati nella direttiva, utili a comprendere a pieno il campo di applicazione.
Requisiti essenziali
I requisiti essenziali sono i requisiti ai quali il prodotto deve essere conforme per poter essere immesso sul mercato. Spesso i requisiti essenziali si collocano nell’allegato I della direttiva.
Obblighi del fabbricante
Il fabbricante (o un suo mandatario nella Comunità Europea) è il principale responsabile dell’immissione di un prodotto sul mercato. In questo capitolo vengono descritti gli obblighi e le procedure che questi deve seguire, rimandando agli allegati della direttiva per spiegazioni e regolamentazioni più dettagliate.
Obblighi degli altri operatori economici
Distributori e commercianti al dettaglio sono anch’essi responsabili e perseguibili se commerciano oggetti che non sono conformi alle direttive europee. Essi devono verificare che il produttore abbia fatto eseguire il collaudo di sicurezza elettrica, che il prodotto sia dotato della dichiarazione di conformità UE e che rechi il marchio CE.
L’eventuale importatore deve assicurarsi che le procedure per la verifica di conformità del prodotto siano state eseguite, deve verificare la presenza della marcatura CE e assicurarsi che la documentazione tecnica del prodotto sia a disposizione delle autorità nazionali competenti.
Libera circolazione
Gli Stati membri devono presumere che i prodotti muniti di marcatura CE siano conformi a tutte le disposizioni delle direttive applicabili che ne prevedono l’apposizione. Non possono pertanto vietare, limitare o impedire l’immissione nel mercato e la messa in servizio sul loro territorio di prodotti che recano la marcatura CE, a meno che le disposizioni in materia di marcatura CE non siano state applicate impropriamente.
Presunzione di conformità e norme armonizzate
Alle direttive di nostro interesse è associata una lista di Norme armonizzate che viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea. Le Norme armonizzate facilitano molto la verifica della conformità di un prodotto ai requisiti di una direttiva. In queste norme viene descritto in dettaglio come devono essere eseguite le prove o altri generi di valutazione necessari per la verifica di sicurezza elettrica.
Se per un prodotto sono disponibili le Norme armonizzate a copertura di tutti i requisiti della direttiva – se queste norme vengono applicate in maniera completa ed il prodotto supera tutte le prove previste dalle norme stesse – allora si può presumere che il prodotto sia conforme ai requisiti di quella direttiva. In mancanza di Norme armonizzate adeguate al prodotto il percorso è più complicato e costoso.
Attrezzare un laboratorio idoneo per eseguire le prove richieste dalle Norme Armonizzate è cosa piuttosto onerosa. Per questo motivo i fabbricanti si affidano sovente a laboratori di prova esterni per il collaudo di sicurezza elettrica.
Organismi notificati
In Europa è l’ente che può fare una valutazione di conformità agendo come terza parte oppure valutare se quella fatta dal produttore e dai suoi laboratori di fiducia è corretta. Nella gran parte dei casi tuttavia il ricorso a un organismo notificato non è previsto o comunque non necessario.
Marcatura CE
I prodotti conformi a tutte le disposizioni delle direttive applicabili che prevedono la marcatura CE devono recarla. Tale marcatura è, in particolare, un’indicazione che i prodotti sono conformi ai requisiti essenziali di tutte le direttive applicabili e che sono stati sottoposti a una procedura di valutazione della conformità prevista dalle direttive stesse. Gli Stati membri sono inoltre tenuti ad adottare le misure necessarie per proteggere la marcatura CE.
Sicom Testing con la sua vasta esperienza offre una ampia gamma di servizi per il collaudo di sicurezza elettrica.
Per chiedere ulteriori informazioni su questo argomento, scrivere a info@sicomtesting.com
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Buongiorno. Per un forno completamente elettrico per cottura cibi per uso non domestico, in quanto fornito solo a professionisti del settore food, è applicabile la direttiva LVD? Grazie
Buongiorno,
Si un forno elettrico, alimentato dalla rete elettrica, ricade sotto la direttiva LVD anche se la destinazione d’utilizzo è professionale.
Cordiali Saluti
Sicom Test
Ciao, quale direttiva si applica a una ghirlanda di led alimentata a batteria? per favore 2014/30/UE?
Buongiorno,
A questro prodotto si applicano le direttive 2014/30/EU sulla compatibilità elettromagnetica, e la 2001/95/EC sulla sicurezza generale dei prodotti.
Cordiali Saluti
Sicom Test
Buongiorno,
i compressori ad aria compressa (230VAC/50Hz) gia’ certificati EMC e MD, necessitano anche di LVD? grazie
Buongiorno,
per questo tipo di prodotti non è necessaria l’applicazione della direttiva LVD, in quanto la direttiva Macchine 2006/42/EC copre già gli aspetti di sicurezza dei prodotti.
Cordiali saluti
Sicom Testing
Buongiorno, potreste dirmi quali normative si applicano ad un trasformatore di comando con ingressi multitensione di 220 V – 240 V – 380 V – 400 V – 440 V e un’uscita di 24 V – per una frequenza di 50/60 Hz. Con potenza di 50 V ampere.
Buongiorno,
Il vostro prodotto ricade sotto le direttive 2014/30/EU-EMC e 2014/35/EU-LVD.
Cordiali Saluti
Sicom Test
Buongiorno,
Una batteria al piombo sigillata in un involucro (che può essere utilizzata per l’alimentazione portatile o per l’avviamento di emergenza di un veicolo), richiede LVD anche se emette 12 V, semplicemente perché il caricatore esterno che carica la batteria è 230 V e necessita di LVD? questo fa in modo che l’intero prodotto abbia bisogno di LVD?
Grazie
Buogiorno,
Se batteria e caricatore sono immessi sul mercato come un unico prodotto questo ricade la LVD deve essere applicata a tutti i suoi componenti.
Cordiali Saluti
Sicom Test
Un dispositivo costituito da alcuni accelerometri, tensometri che sono alimentati con tensione continua esterna (max. 10 V DC) richiede il marchio CE? Il dispositivo non ha batterie interne.
Buongiorno,
Si, un dispositivo di questo tipo richiede il marchio CE in quanto ricade sotto la direttiva di compatibilità elettromagnetica (EMC).
Cordiali Saluti
Sicom Test
Buongiorno,
Un motore elettrico per barche da 400 W, quindi con una tensione inferiore al limite di 50 V, è soggetto alla direttiva sulla bassa tensione?
grazie
Thierry
Buongiorno,
No, non è soggetto alla direttiva a bassa tensione, in quanto secondo l’allegato 2 della stessa sono esclusi dalla direttiva “Apparecchiature elettriche specializzate, per impiego su navi, aerei o ferrovie, conformi alle disposizioni di sicurezza redatte da organismi internazionali a cui partecipano gli Stati membri”. Dovrà essere comunque conforme alla direttiva per le apparecchiature impiegate su barche.
Cordiali Saluti
Sicom Test
Buongiorno,
Vorrei sapere se un trasformatore di potenza ad olio da 250kVA / 420V / 220V è marcato CE. A mia conoscenza, i trasformatori di potenza MT/BT non sono soggetti.
grazie
Buongiorno,
Ai trasformatori MT/BT non si applica la direttiva a bassa tensione, ma sono soggetti ad altre normative che devono essere rispettate, tra queste la direttiva 2009/125/CE sull’ecodesign, che prevede che sui prodotti sia apposto il marchio CE.
Cordiali Saluti
Sicom Test
Buon pomeriggio,
volevo chiederle, un apparecchio elettronico fabbricato in cina e venduto in europa avente le seguenti caratteristiche (batteria 150 mAh, potenza nominale 5 W, tensione batteria 3.7V, tensione ingresso DC 5V/1A) risponde alla direttiva EMC (con relativa marcatura CE), RoSH e RAEE giusto?
Per quanto riguarda la direttiva LVD, l’oggetto ha una potenza inferiore a 75 V in DC e quindi non rientra nella stessa è corretto?
Essendo inferiore, deve rispettare altre direttive ? Grazie
Buongiorno,
Oltre alle direttive da lei citate, bisogna verificare che il prodotto sia sicuro, non ricadendo nella LVD al prodotto si applica la direttiva “General product safety”.
Inoltre, se il prodotto contiene moduli radio si applicano gli standard della LVD anche se la tensione di alimentazione è inferiore a 75V.
Cordiali Saluti
Sicom Test
Salve , per un prodotto Beauty care per l’aspirazione punti neri , con input voltage 5V – battery voltage 3.7V e input power 0.8W , ha bisogno di certificazioni CE ? , grazie
Buongiorno,
Sì, il prodotto ha bisogno di certificazione CE, in particolare agendo direttamente sul corpo umano è applicabile la direttiva sui dispositivi medicali.
Saluti Sicom Test
Buongiorno, i dispositivi a batterua devono avere il marchio CE anche se bassa tensione?
Buongiorno.
I dispositivi elettronici alimentati a batteria ricadono sotto la direttiva di compatibilità elettromagnetica e sono quindi soggetti a il marchio CE.
L’eventuale caricabatteria allegato all’apparecchio, così come apparecchiature con alimentatore integrato, che ricadano all’interno del range di tensione della direttiva, rientrano nel campo di applicazione della direttiva di bassa tensione.
Un saluto da Sicom Testing
Vorrei sapere che direttiva bassa tensione dovrebbe rispettare una cyclette da casa che non usa alimentatore da rete ma usa la corrente elettrica generata dalla stessa pedalata mediante generatore
Se le tensioni generate all’interno della cyclette sono inferiori a 50 volt non si applica la direttiva bassa tensione. In mancanza di altre direttive di sicurezza applicabili a questo prodotto si deve applicare la direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti (2001/95/CE).
Un saluto da Sicom Testing