I dispositivi uomo a terra sono una particolare tecnologia di sicurezza utilizzata per quei lavoratori che svolgono la loro attività in contesti isolati, in solitudine, o in ambienti con un sistema di comunicazione difficilmente fruibile. Questi dispositivi sono capaci di rilevare e monitorare la postura del lavoratore, generando varie tipologie di allarme in corrispondenza di eventi quali il non movimento prolungato o il mantenimento della posizione sdraiata.
Per quanto non sia presente una definizione normativa di “lavoratore isolato”, sono inclusi in tale concetto i lavoratori che operino in assenza di altri soggetti vicini, senza un contatto visivo o vocale diretto con operatori prossimi. Questa categoria, dunque, ingloba in sé non solo i lavoratori che svolgono la loro attività in luoghi di difficile raggiungimento, ma anche quelli che si protraggono a lavorare oltre l’orario canonico, fornendo la loro presenza in orari notturni o festivi.
Inoltre, sono considerati lavoratori isolati tutti quei lavoratori che – seppur provvisti di colleghi in loco – operino in condizioni particolarmente difficoltose in termini di sforzo fisico, modalità di comunicazione poco agevoli, fattori ambientali avversi o luoghi di difficile accesso. A scopo esemplificativo, rientrano nella definizione in oggetto gli addetti alle celle frigorifere, alle pulizie, ai servizi di vigilanza, ma anche gli operatori agricoli, le guardie montane o forestali, i lavoratori in profondità e in altezza; tutte professioni che denotano un certo grado di difficoltà potenziale nell’entrare in comunicazione con colleghi o soccorritori.
Il FUNZIONAMENTO dei Dispositivi uomo a terra
Il sistema deve essere in grado di inviare un segnale d’allarme in modo automatico in tutti quei casi in cui il lavoratore si trovi per più di un tempo prestabilito in posizione orizzontale o in una situazione di micromotilità. La segnalazione da parte del lavoratore in pericolo può avvenire sia in modo automatico che manuale, utilizzando l’apposito pulsante.
Il dispositivo uomo a terra – posizionato sulla cintura, al collo, in relazione alla comodità del lavoratore – rileva le condizioni definite come pericolose – ad esempio un’inclinazione di oltre 70° per più di 50 secondi – trasmettendo le proprie coordinate GPS tramite rete cellulare ai soggetti deputati al servizio di assistenza.
In caso di permanenza in posizione orizzontale dell’operatore, infatti, il dispositivo invia le segnalazioni a una centrale di controllo dando origine a chiamate telefoniche, SMS, GSM, ciclici e attivando avvisi acustici e visivi sul posto. Questo darà vita al soccorso in loco e all’auspicabile salvataggio del lavoratore colto da malore o incidente.
Anche per i dispositivi di uomo a terra è richiesto che prima dell’immissione dell’apparecchiatura sul mercato il fabbricante o l’importatore accerti che questa sia progettata e fabbricata in conformità con le direttive europee applicabili. Trattandosi di apparecchiature radio, la direttiva applicabile è la RED (Radio Equipment Directive) 2014/53/UE. Questa direttiva impone requisiti di buon uso dello spettro radio, di sicurezza e di compatibilità elettromagnetica. Dovranno essere applicate quindi le procedure tipiche del collaudo di apparecchiature radio.
LA NORMATIVA SUL LAVORO ISOLATO
Come è noto la vigente normativa pone a carico del datore di lavoro l’obbligo di valutare e prevenire tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, fornendo loro “i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale”.
Tali prescrizioni indicano la necessità da parte del datore di lavoro di fornire un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale.
A livello normativo è utile ricordare, inoltre, che in previsione dell’uso dei dispositivi uomo a terra occorre formalizzare un accordo sulla privacy aziendale relativa alla geolocalizzazione e al trattamento dei relativi dati.
Concludiamo con una nota positiva in termini di gestione aziendale: per incentivare l’utilizzo dei dispositivi uomo a terra, in molte nazioni questi portano ad una riduzione nel costo dell’assicurazione per gli incidenti sul lavoro. Un elemento in più per prodigarsi nell’acquisto – e nella produzione – di questi dispositivi diretti a una sempre crescente fascia di mercato.
Tutti i dispositivi messi in uso dall’azienda dovranno riportare la marcatura CE a conferma del positivo superamento dell’iter di certificazione CE dei prodotti seguendo in particolare le procedure specifiche per la certificazione di apparecchiature radio.
Per chiedere ulteriori informazioni su questo argomento, scrivere a info@sicomtesting.com
o chiamare il numero +39 0481 778931.
Buon articolo, continuerò a leggere, saluti.